13Feb
La Legge di Bilancio 2021 prevede molte misure volte a supportare il mondo del lavoro nel periodo emergenziale.
Tra questi interventi emergono le misure in favore delle donne lavoratrici dirette, da un lato, a conciliare i tempi di lavoro con quelli di cura della famiglia, dall’altro, a incentivare l’occupazione femminile e la parità salariale.
In primo luogo, infatti, sono previsti incentivi all’ assunzione delle donne.
In particolare, la Legge di Bilancio dispone, in via sperimentale, un esonero contributivo del 100% per le assunzioni di donne nel biennio 2021-2022 che comportino un importo occupazionale netto, nel limite massimo di 6.000 euro annui.
Inoltre, il legislatore ha inteso sostenere l’occupazione femminile offrendo anche maggior tutela alla conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di cura della famiglia.
A tal fine, viene incrementato di 50 milioni di euro il Fondo destinato al sostegno e alla valorizzazione delle misure organizzative adottate dalle imprese per favorire il rientro al lavoro delle lavoratrici madri dopo il parto.
Analogamente, per l’anno 2021, vengono stanziati 500.000 euro per il finanziamento delle associazioni che svolgono attività dia ssistenza psicologica o psico-sociologica in favore dei genitori che subiscono gravi disagi sociali e psicologici in conseguenza della morte del figlio.
Per il triennio 2021, 2022 e 2023 viene, inoltre, previsto un assegno mensile di 500 euro netti per madri sole, disoccupate o monoreddito con un figlio che abbia una disabilità non inferiore al 60%.
In ambito imprenditoriale, viene istituito il Fondo a sostegno dell’impresa femminile finalizzato a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e a massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
Il Fondo sostiene diverse tipologie di iniziative: interventi diretti all’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con particolare attenzione ai settori dell’alta tecnologia; programmi e iniziative per la diffusione della cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile; programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni nelle quali la presenza femminile deve essere adeguata alle indicazioni dell’Unione Europea e nazionali.
In proposito, sono previste misure diversificate tra cui: contributi a fondo perduto; finanziamenti senza interessi; incentivi per rafforzare le imprese femminili costituite da almeno 36 mesi; percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa; investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative.
Infine, va evidenziata l’istituzione del Fondo per il sostegno della parità salariale di genere presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per interventi finalizzati al sostegno e al riconoscimento del valore sociale ed economico della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro, con una dotazione di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.
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