Decreto Ristori Bis, Fedapi: «Obiettivo Raggiunto, Ma Non Basta»

Decreto Ristori Bis, Fedapi: «Obiettivo Raggiunto, Ma Non Basta»

Il Decreto Ristori Bis, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 10 novembre, tra le varie misure aggiuntive prevede l’inserimento di alcune categorie inizialmente escluse dai bonus economici da erogare per far fronte alle chiusure totali o parziali delle attività.

Tra queste, come auspicato da FedAPI – Federazione Artigiani e Piccoli Imprenditori nei giorni scorsi, i Codici Ateco 85.51.00 – Corsi sportivi e ricreativi, 85.52.01 – Corsi di danza e 56.10.20 – Ristorazione senza somministrazione.

Di seguito la dichiarazione del Presidente Nazionale FedAPI, Pietro Vivone:

«Accogliamo con favore il Decreto Ristori Bis e l’inserimento dei Codici Ateco inizialmente esclusi, ma non possiamo fermarci qui: per molte categorie, infatti, i costi fissi da sostenere restano maggiori dei “ristori” previsti dal Governo ed è pertanto necessario rivedere le modalità di erogazione degli aiuti economici. Bisogna inoltre essere lungimiranti, iniziando a lavorare fin da subito per la ripartenza.

Colgo inoltre l’occasione per esortare le imprese ad utilizzare il Fondo Nuove Competenze, grazie al quale si potranno accrescere le competenze aziendali ed al contempo ricevere rimborsi sul costo del personale».

Il Responsabile del Centro Studi FedAPI, il Dott. Antonio Procida, aggiunge:

«Prendiamo atto con soddisfazione che nel Decreto Ristori Bis siano state accolte le nostre richieste, in particolare l’inserimento dei Codici Ateco inizialmente dimenticati.

Un po’ di respiro quindi per tutte le attività che, costrette a chiudere o a ridimensionare buona parte del proprio business, rischiavano di non vedersi riconosciuto un ristoro economico il quale, seppur minimo ed insufficiente, spettava loro di diritto.

Siamo quindi soddisfatti per questo ma non felici per il resto delle misure contenute nel Decreto, il quale purtroppo continua a non risolvere una serie di perplessità: su tutte, la necessità di conciliare l’evoluzione dell’emergenza nelle diverse regioni con le relative misure agevolative da applicare.

Al fine di risolvere queste ormai ben note incongruenze, FedAPI ribadisce la propria disponibilità a prendere parte ad un tavolo di emergenza per la gestione Covid-19».

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